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Tuttora mal noto in Occidente, il Tantrismo, una delle correnti più importanti dell'Induismo, dovrebbe attirare l'attenzione per la sua originalità e, si può dire, per la sua modernità. Si tratta infatti di una forma religiosa in cui l'elemento femminile è preponderante, e a volte persino esclusivo. E ciò non tanto dal punto di vista dei fedeli (il Tantrismo non è una religione di donne), quanto piuttosto per l'oggetto della loro devozione: i tantristi, senza contestare la civiltà patriarcale cui appartengono, scelgono di venerare alcune divinità femminili piuttosto che gli dèi maschili. L'insegnamento segreto della Divina Shakti affronta tutti gli aspetti di questo culto: canti devozionali, riti propri al Tantrismo (compresi quelli sessuali), speculazioni (Upanishad), eccetera. Alcuni testi vedici completano l'antologia di Jean Varenne e testimoniano con la loro antichità (non meno di mille anni prima della nostra era) il profondo radicarsi del Tantrismo nella tradizione indù e la sua perennità.